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Cosa è l’autostima e come migliorarla

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Il Life Coaching: un presente per il tuo futuro

INDICE

Cosa è l’autostima? Bella domanda. L’autostima è l’insieme dei giudizi e delle valutazioni che una persona dà di se stessa. Il processo di costruzione dell’autostima va coltivato ed è fondamentale per il benessere psicofisico. In questo articolo utili consigli per migliorarla.

”L’autostima è la sensazione di valere e che me lo merito a prescindere "

Cosa è l’autostima?

La parola autostima viene dal termine ‘stima’ e sta a significare “l’apprezzamento e la valutazione che hai di te stesso, come pensi di essere in relazione a come vorresti essere”. E’ sentirsi di essere adeguati alla vita e alle sue richieste. Da essa deriva la percezione di auto-efficacia, ovvero di quanto posso influire sulla determinazione del mio successo. L’autostima è una necessità umana fondamentale, il cui valore è inestimabile.

In particolare, due sono gli aspetti fondamentali di cui l’autostima si nutre:

  1. la fiducia nelle tue capacità di pensare e di superare le sfide fondamentali della vita;

  2. la fiducia nel tuo diritto al successo e alla felicità, nel diritto di affermare i desideri e le tue necessità, di realizzare i tuoi valori e goderti i frutti dei tuoi sforzi.

Ma da che cosa dipende l’essere una persona con scarsa o molta autostima?

Uno dei fattori più influenti sulla stima di sé è avere dei ‘buoni’ genitori. Se abbiamo dei genitori che:

  • ci fanno sentire accettati sempre,

  • ci fanno crescere con amore, rispetto, benevolenza,

  • ci forniscono il sostegno di chiare regole e aspettative ragionevoli,

  • non assumono comportamenti contraddittori,

  • non ricorrono al ridicolo e all’umiliazione o alla violenza fisica per controllarci,

  • ci fanno capire di credere nella nostra bravura e competenza,

allora avremo buone possibilità di acquisire i fondamenti di una sana autostima.

Per di più, se questi buoni genitori sono anche persone che godono di una propria autostima, potranno fornirci, con l’esempio, un buon modello per la nostra autostima.

Per quanto siano importanti i nostri genitori, insegnanti, maestri nell’aiutarci a coltivare la nostra autostima e per quanto sia vero che abbiamo una predisposizione naturale innata che ci condiziona fin dalla nascita all’essere adulti più o meno sicuri di noi stessi, la vera differenza la possiamo fare da adulti una volta che, nella libertà delle nostre azioni, decidiamo di far crescere il nostro valore. In questo senso, ad essere decisive sono le azioni: è quello che l’individuo fa a determinare il livello di autostima. E dal momento che l’azione fisica è un riflesso dell’azione mentale, i processi interni sono cruciali.

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come si forma l'autostima

Riflessioni sui 6 pilastri dell’autostima di Nethaniel Branden

In tema di autostima esiste una corposa letteratura, nella quale spicca il nome di Nathaniel Branden, considerato un pioniere a livello internazionale. E’ uno psicoterapeuta statunitense ed esercita a Los Angeles. Impegnato da anni nella ricerca e nello studio delle scienze psicologiche, Branden definisce l’autostima come “la fiducia nelle proprie capacità di superare le avversità della vita e la convinzione di meritare felicità e successo, affermando i propri bisogni e desideri”.

Con i “sei pilastri” Branden individua i sei principi della sua filosofia dell’autostima, che possono essere così riassunti.

1° pilastro dell’autostima: vivere in modo consapevole

“Nosce te ipsum”, vivere consapevolmente significa capire quali sono i tuoi valori, i bisogni, gli obiettivi, gli interessi, cosa cioè è davvero importante per la tua vita e quale direzione vuoi prendere. Per capire chi sei è necessario partire da un esame approfondito e onesto della tua interiorità.

Contestualmente è fondamentale avere piena conoscenza dei fatti esterni della realtà, degli avvenimenti che accadono. Vivere responsabilmente nei confronti della realtà non significa che dovrà necessariamente piacerti ciò che vedi, ma vuol dire vivere nel presente, riconoscere che le cose sono come avvengono nella realtà, non solo come tu le interpreti. Se scegli di rifiutare una realtà e di non prenderne atto, non smette di esistere. Se un’affermazione è oggettivamente vera, il fatto che tu la neghi non la renderà falsa.

Vivere consapevolmente significa essere cosciente delle motivazioni e delle conseguenze delle tue azioni e capire se i valori e gli obiettivi sono davvero i tuoi o sono dettati da altri, come ad esempio la famiglia, gli amici o l’ambiente lavorativo. Vuoi essere veramente felice dentro o solo far vedere ad altri che sei felice (magari sui social)? Avere consapevolezza significa chiedersi onestamente se stai bene a fare quello che fai.

” Sei il vero protagonista del film della tua vita o semplice comparsa nel film degli altri? “

Vivere consapevolmente significa chiedersi se stai vivendo un rapporto, facendo un lavoro, frequentando un ambiente, tenendo uno stile di vita per perseguire la tua felicità o per accontentare qualcun altro che ha aspettative su di te. Se continui a comportarti non perseguendo la tua felicità, sapendo che dovresti fare diversamente, ti fai del male e fai diminuire il tuo livello di autostima. Sapere non è abbastanza, poi si deve agire per trasformare il circolo vizioso in virtuoso. Trovare ragioni partendo dalle piccole cose aumenta il grado di consapevolezza e, quindi, l’autostima.

cosa_è_la_autostima

2° pilastro dell’autostima: l’accettazione di se

Accettare se stessi significa capire e riconoscere tutto ciò che sei, nel bene e nel male, i lati migliori e quelli peggiori, pregi e difetti. Capire e accogliere i pensieri, i comportamenti, le emozioni che hai, senza respingerli o rinnegarli o facendo finta che non esistano. Non ti devi nascondere da ciò che sei, anzi riconoscere errori, limiti e fallimenti ti aiuta a trovare aree di miglioramento, a evolvere come persona.

Non significa approvarsi a prescindere, rassegnarsi ai propri difetti o allo sconforto di quanto si è fallibili, ma al contrario puntare alla crescita personale proprio nelle aree in cui il proprio valore è inespresso. E’ impossibile imparare da un errore che si rifiuta di riconoscere o superare un ostacolo che non si vuole vedere.

Accettarsi significa anche auto-sostenersi nei momenti difficili, stare dalla propria parte, incoraggiarsi, il detto popolare difatti recita “aiutati che Dio ti aiuta!”.

Tante persone hanno un dialogo interiore che demotiva, frena, ostacola la vita di tutti i giorni, il raggiungimento dei risultati attesi. Altri sono abituati a pensare male nel nome di una certa “scaramanzia” inesistente e totalmente deleteria. Così facendo continuano a cercare gli aspetti negativi nella loro vita, piuttosto che quelli positivi.

Ebbene migliorarsi, evolvere e imparare ti fa sentire meno smarrito e aiuta a migliorare il tuo grado di autostima.

3° pilastro dell’autostima: il senso di responsabilità

Tu sei l’unico responsabile delle tue scelte e azioni, di come utilizzi il tuo corpo, della qualità dei tuoi pensieri, delle relazioni, di come investi il tuo denaro e soprattutto il tuo tempo. Devi impegnarti a realizzare la tua idea di felicità, hai un ruolo attivo e sei dotato di libertà di scelta, questo influirà notevolmente sulla tua autostima.

” Ogni momento che non vivi, non ti viene concesso nuovamente, è perso per sempre! “

Vivere responsabilmente significa dover rendere conto di atti, avvenimenti e situazioni, in cui hai un ruolo determinante, riguardo alla realizzazione dei tuoi desideri. Se hai dei sogni, sta a te scoprire come trasformarli in obiettivi, come realizzarli, cosa fare per raggiungerli, e se permetti, è proprio questo il bello della vita!

Essere responsabile della tua felicità e del tuo benessere ti dà il potere di sentirti la vita tra le mani e ti rende libero.

L’autostima perciò non è un regalo che ricevi da qualcun altro o un sentimento che scende dal cielo: si genera dentro di te perciò attendere passivamente che succeda qualcosa per averla significa condannare te stesso ad una vita di frustrazioni. Eppure oggi lo sport praticato da tanti è la lamentela: quante volte sentiamo dire “…ah c’è crisi…io non c’entro, è colpa di…”?! Non verrà nessuno a risolvere i problemi per te, a sistemare la tua vita; se non ti impegni ad agire non ci sarà alcun miglioramento.

4° pilastro dell’autostima: l’auto-affermazione

Auto-affermazione significa far valere il proprio diritto di partecipare attivamente, di vivere ed esserne fiero, dire al mondo intero che ci sei anche tu, nel rispetto degli altri. Vuol dire dare voce a ciò che credi profondamente, esprimere i tuoi valori e i tuoi pensieri, vivere autenticamente. Ogni persona ha il diritto di parlare e mostrarsi come è, difendendo ciò in cui crede, anche se diverso dalla moda o dalla tendenza.

Affermarsi non significa essere aggressivi, troppo competitivi oppure sulla difensiva, ma essere semplicemente ciò che si è, senza fingersi diversi per piacere agli altri. Fingere e dare un’idea profondamente distorta di sé al mondo significa mancare di rispetto al prossimo e soprattutto a se stessi, e in ciò l’autostima ne risente.

Se per te è più facile passare inosservato, senza distinguerti dalla massa, condividendo idee e valori che proprio non sono tuoi, semplicemente per essere accettato e far parte del gruppo, è inevitabile che la tua autostima diminuirà. Se hai paura di esprimere la tua idea è come dire a te stesso, nel profondo del tuo cuore, che quello che pensi non è importante.

5° pilastro dell’autostima: darsi degli obiettivi

Cosa vuoi? Che tipo di vita vuoi? Devi darti uno scopo e muoverti con strategia, determinazione e perseveranza. La motivazione non è altro che “il motivo all’azione”, qual è il tuo?

Per avere successo e raggiungere i tuoi obiettivi è opportuno mettere in atto un piano d’azione e tenere conto dei risultati delle tue azioni. Questo ti farà sentire vivo e non c’è miglior sensazione.

“Nessuna nave esce dal porto senza aver impostato la rotta!”

Vivere con vitalità e passione, avere delle ambizioni e soprattutto voglia di fare, fa aumentare enormemente la tua autostima. Le radici dell’autostima non sono però i successi, ma quei pensieri e quelle pratiche generate dentro di te che ti fanno capire che sei in grado di raggiungere i successi che vuoi.

Avere degli obiettivi, e scriverli, aiuta a migliorare te stesso e ad avere successo; ti costringe a sviluppare le tue capacità, e ciò ti darà energia. Se non lo stai già facendo, inizia ora a progettare la tua vita dandoti dei micro-obiettivi raggiungibili e poi alza l’asticella: una serie di obiettivi centrati, seppur piccoli, sono indispensabili per incrementare il tuo livello di autostima.

Tuttavia non considerare solo i risultati esterni come metro di giudizio riguardo alla tua autostima, sarebbe molto controproducente: è sufficiente vedere quante persone famose dello spettacolo hanno successo esternamente, ma sono profondamente infelici.

Vivere senza avere obiettivi invece è come lasciare tutto al caso e dare il controllo della tua vita agli avvenimenti della vita o, peggio ancora, a qualcun altro; significherebbe anche non avere criteri sui quali basare le tue azioni. In questo senso stare sul divano per ore a guardare la tv avrebbe lo stesso valore di recarsi al lavoro. Se vivi così corri seriamente il rischio di essere una foglia al vento e vivere in costante attesa che accada qualcosa, che la fortuna ti baci.

” Non esiste la fortuna, esiste l’incontro tra le tue capacità e le opportunità che ti crei, che la vita genera e regala a tutti. Tu costruisci la tua fortuna. “

6° pilastro dell’autostima: integrità personale

Questo significa chiederti quali sono i tuoi valori, in cosa credi: cosa è veramente importante per te? Ciò che fai nella vita è in linea con i tuoi valori e rispetto a ciò in cui sei profondamente come persona?

Essere integro personalmente significa essere allineato nei tuoi ideali, nelle convinzioni, nelle credenze, nelle abitudini e poi nei comportamenti di tutti i giorni. Se la pratica coincide con i valori, c’è integrità e l’autostima cresce, se le azioni sono in conflitto con le credenze, si perde il rispetto di sé, e se diventa un’abitudine, si perde fiducia, l’autostima inevitabilmente scende.

Raggiungere risultati, successi, diventare importante può diventare addirittura deleterio e minare la tua autostima, se le azioni di tutti i giorni che sono servite a raggiungere quei traguardi non rappresentano ciò in cui credi o ciò che sei nella tua natura più profonda. Ne deriva un forte senso di delusione che da un basso livello di autostima. L’integrità personale cresce con l’avanzare degli anni e assume sempre più importanza nella valutazione di noi; vuol dire essere esplicito con te stesso e con gli altri, essere coerente, congruo, che fai ciò che dici.

Se non fai ciò che dici, perdi il rispetto di te stesso e ti tradisci, presto smetti di fidarti di te e nelle tue possibilità.

Avere più autostima: azione e piccoli passi

Questi sei pilastri sono delle nozioni, è fondamentale poi l’azione. E’ importante pensare in termini di piccoli passi: “guarda tutta la scala che hai di fronte a te, ma concentrati solo sul gradino.”

Generare piccoli miglioramenti quotidiani di rende sempre più fiero di te, ti fa capire che vali e ti fa accettare più facilmente le immancabili sconfitte; ciò da come risultato straordinari cambiamenti nella tua vita.

Grandi cambiamenti improvvisi spaventano e destabilizzano, mentre piccoli passi quotidiani fanno raggiungere mete elevatissime, in modo naturale e accettabile da chiunque.

In estrema sintesi, il pensiero chiaro che voglio darti è che nessuno nasce geneticamente con più o meno livello di autostima, ma è una definizione di sé mutevole nel tempo, che può essere allenata e potenziata. Inizia a farlo da adesso!

 

Strategie efficaci per potenziare l’autostima

” Vivi consapevolmente, assumiti la responsabilità delle tue scelte e delle tue azioni, rispetta i diritti degli altri, e segui la tua felicità. "

Riflessioni sull’autostima

  • Come stabilisci il tuo valore?
  • Cosa non accetti di te stesso?
  • Lavori per obiettivi?

Autostima: azioni

 

Grazie per aver letto questo articolo su cosa è l’autostima e come migliorarla.

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La scrittura di questo articolo ha richiesto un lavoro di molte ore, se ritieni che possa essere utile a qualcuno condividilo sui tuoi canali social. Grazie.

Buon lavoro e buona vita!

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Informazioni sull' autore

Ciao, sono Matteo Rocca, imprenditore, autore ed Executive Business Coach ACC ICF con circa 20 anni di esperienza imprenditoriale e manageriale in Italia e all’estero. La mia esperienza mi ha permesso di entrare in contatto con culture molto diverse, che hanno arricchito il mio bagaglio professionale e personale. Da sempre appassionato di Coaching e crescita personale, ora come Mental Coach aiuto imprenditori e manager a ottenere risultati grazie a nuovi strumenti, metodologie e competenze. Li supporto nella gestione di progetti d’innovazione e cambiamento, con percorsi di Coaching e Formazione, individuali e collettivi, per migliorare le prestazioni professionali.
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