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INDICE
Crescita personale: capire il ruolo e l'importanza delle emozioni è fondamentale per ogni processo di cambiamento e crescita personale. Scopri cosa sono.
Che c’entrano le emozioni con la crescita personale? Influiscono oppure no? In questo articolo approfondiremo questo aspetto.
Darwin, dopo la metà dell’ottocento, scrisse riguardo alle espressioni emotive portando alla luce la somiglianza tra animale ed esseri umani. Secondo la teoria evoluzionistica le emozioni sono “processi adattivi che ci consentono di valutare il pericolo e di agire, comunicare e adattarsi nel modo migliore possibile all’ambiente specifico.
” La vera compassione non è solo sentire il dolore di un'altra persona, ma anche essere motivati ad eliminarlo.”
Daniel Goleman
COSA SONO LE EMOZIONI
Il termine Emozione deriva dal latino “emovère” che significa letteralmente “trasportare fuori, smuovere, scuotere”. Oggi l’emozione viene definita come “processo interiore suscitato da un evento-stimolo rilevante per gli interessi dell’individuo”. La presenza di un’emozione si accompagna a esperienze soggettive (sentimenti), cambiamenti fisiologici (risposte periferiche regolate dal sistema nervoso autonomo, reazioni ormonali ed elettro-corticali), comportamenti ‘espressivi’ (postura e movimenti del corpo, emissioni vocali)” (Treccani).
Le esperienze emotive avvengono in modo spontaneo e involontario e si creano in relazione ai significati che ognuno di noi attribuisce agli eventi; cambiano quando mutano i riferimenti o le situazioni sono valutate da un punto di vista differente
Uno studio della Yale University ha stimato che ne viviamo oltre 500 al giorno, ma siamo coscienti solo di una piccola frazione. Purtroppo non siamo stati educati a riconoscerle, interpretarle, gestirle e utilizzarle a nostro vantaggio.
Ci sono le emozioni primarie
condivise da persone di diverse culture e biologicamente radicate fin dalla nascita. Esse sono: la gioia, la tristezza, la rabbia, il disgusto, la paura (o ansia), la sorpresa.
Emozioni complesse
Altre emozioni non ci sono dalla nascita, ma emergono durante l’esperienza, quando l’individuo, nel corso dello sviluppo, deve assolvere un compito adattivo. Vengono chiamate emozioni complesse e sono ad esempio: la vergogna, il senso di colpa, il rimorso, l’invidia.
Le emozioni non vanno confuse con i sentimenti: gli scienziati sostengono che, se l’emozione descrive la risposta del cervello a determinati stimoli, il sentimento descrive la nostra impressione consapevole di tale risposta.
LA FUNZIONE DELLE EMOZIONI
Le loro funzioni sono quelle di generare cambiamenti fisiologici necessari per adattarsi, preparare l’organismo all’azione e regolare la comunicazione attraverso l’espressione. Esse hanno un ruolo fondamentale a livello evolutivo, servono a proteggerci, a riconoscere i pericoli e a difenderci da essi. Se viviamo però un’emozione troppo intensamente o se non riusciamo a decifrarla corriamo il rischio di venirne travolti. Le emozioni organizzano le azioni, motivando il nostro comportamento e preparandoci all’azione. Esse informano noi stessi, grazie a sensazioni e intuito, e comunicano agli altri tramite le espressioni facciali e la comunicazione non-verbale.EMOZIONI E RAGIONE
Platone descriveva emozione e ragione come “due cavalli che tirano in direzioni opposte”. Il neurofisiologo Antonio Damasio, tra i maggiori esperti in questo ambito, sostiene che il ragionamento deriva dall’emozione e non è in opposizione ad essa.
Le emozioni svolgono una funzione adattiva molto importante per la vita della persona. Se impariamo a gestirle, senza frenarle né farci travolgere da esse, possono rappresentare una guida importante per il pensiero e l’azione.
Le emozioni non sono assolutamente in antitesi con il pensiero logico-razionale, ma, se opportunamente gestite, possono rappresentarne il completamento: per realizzarsi nella vita è infatti necessario saper interpretare e utilizzare al meglio, opportunamente le proprie e altrui emozioni.
Riconoscere ed ascoltare le proprie emozioni, evitando di ignorarle, reprimerle e negarle ci permette di usarle per muoversi nel mondo per meglio adattarci alla realtà e alle sfide della vita.
Di seguito alcuni buoni motivi per ascoltarle:
- prevengono il disagio e ci aiutano a stare meglio;
- favoriscono buone relazioni e migliorano i nostri comportamenti sociali;
- aiutano i processi di apprendimento, motivazionali e decisionali;
- facilitano la prevenzione e la risoluzione dei conflitti relazionali;
- favoriscono comportamenti positivi e cooperativi.
EVITARE LA REPRESSIONE DELLE EMOZIONI
Capita a volte che le emozioni vengano vissute come qualcosa che non ci appartiene, non fa parte di noi, da nascondere, addirittura da negare e reprimere. Esse invece, tanto quelle piacevoli che spiacevoli, sono una inestimabile risorse per ognuno di noi. L’importante è ascoltarle. Le emozioni hanno un ruolo adattivo perciò ci guidano nella nostra esperienza. Se le vogliamo evitare, reprimere o tendiamo ad inibirle aumenteremo la probabilità di sviluppare un sintomo di malessere. Di seguito le potenziali conseguenze della repressione di alcune emozioni primarie. Gioia. Non condividere la gioia ci porta ad un minor benessere individuale e relazionale, aumentando la sensazione di chiusura e solitudine. Se ci abituiamo a non condividerla, saremo tendenzialmente portati a non provarla anche nei casi di futuro successo. Paura. Se viene trascurata, rifiutata o non consapevole può portare a problemi di disturbi d’ansia, panico o fobie (stress). Tristezza. Se non ci rendiamo conto o riconosciamo la tristezza avremo la tendenza a sentirci più soli poiché non attiviamo risorse relazionali. In casi estremi può portare a depressione o sfociare in dipendenze di alcol o droghe. Rabbia. Se la rabbia non viene espressa può portare a comportamenti distruttivi, senso di colpa e vergogna. Nella maggior parte dei casi in cui viene repressa o rifiutata porta a sintomi psicosomatici.” Essere consapevoli delle nostre e emozioni ci aiuta ad accettarle, a smettere di combattere contro di esse e di usarle come bussola per il nostro benessere ”
BIBLIOGRAFIA – LETTURE CONSIGLIATE
Sinek S., Partire dal perché. Come tutti i grandi leader sanno ispirare collaboratori e clientiSPUNTI DI RIFLESSIONE
Cosa conosci riguardo alle tue emozioni?
Quando è stata l’ultima volta che hai festeggiato e condiviso la tua gioia per il raggiungimento di un risultato?
Che comportamenti hai quando sei arrabbiato?
AZIONE AZIONE AZIONE
Leggi un libro sulle emozioni.
Scrivi cosa provi quando ti senti arrabbiato o triste.
Quando provi paura, organizzati e mettiti in azione.
Buona vita!
Grazie per aver letto questo articolo.
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