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Leader negativo è colui che ottiene l’effetto opposto della leadership. Produce demotivazione, insoddisfazione, non da feedback e fa scappare i collaboratori.
Leader negativo
Un buon leader è in grado di migliorare la performance dei team di lavoro che segue e, di conseguenza, far sviluppare la propria azienda. Ma deve fare attenzione a trasformarsi in un leader negativo e commettere dei gravi errori che potrebbero compromettere il raggiungimento dei suoi scopi.
Guidare uno o più gruppi, rendendoli efficienti e sereni, è sicuramente una grande soddisfazione. Un leader che riesce a comunicare e a risolvere insieme agli altri difficoltà quotidiane, superando ostacoli che impediscono la crescita di un’impresa, è sicuramente un’ottima guida. Ma questo non deve farlo adagiare sugli allori perché le difficoltà sono sempre dietro l’angolo. Infatti, volontariamente o involontariamente, chi gestisce un gruppo può commettere degli sbagli in grado di smontare velocemente tutto quello che di positivo si è creato nel tempo. In particolare sono 8 gli errori gravi tipici di un leader negativo.
Ecco, quindi, cosa non deve fare un leader.
" Chi pensa di guidare gli altri e non ha nessuno che lo segue sta solo facendo una passeggiata. "
John Maxwell
#1 Non opprimere
Un leader, per essere definito tale, non deve opprimere i lavoratori con minacce e costrizioni varie, imponendo la propria autorità senza ascoltare e agendo con l’istinto. Infatti la giusta guida influenza gli altri senza obbligarli, perché si offre come esempio da seguire e le sue azioni e decisioni motivano i gruppi a migliorare. Agendo con la forza il leader negativo ottiene solo frustrazione e demotivazione mentre con il dialogo, i feedback, il rispetto e l’apertura mentale, si raggiungono gli obiettivi desiderati perché si crea un’atmosfera di reciproca fiducia, stimolante e sana.
#2 Non essere arrogante
L’umiltà è una delle caratteristiche fondamentali di una guida capace. Solo grazie a questa qualità l’individuo sarà in grado di ascoltare anche gli altri, oltre a se stesso, prendendo in considerazione tutte le opinioni, anche quelle discordanti dalla propria, valutandole con oggettività e rispetto, con lo scopo di ottimizzare l’attività aziendale. La persona arrogante e negativa, invece, allontana gli altri e si isola, diventando incapace di lavorare in team e credendo, a torto, di avere sempre ragione. Essere pieni di sé è come privarsi della vista perché non si riconoscono più i propri errori né si cerca di migliorare; di conseguenza il proprio operato non aiuta l’impresa ma la ostacola.
" La leadership si basa sull’ispirazione, non sulla capacità di dominare gli altri; sulla collaborazione, non sull’intimidazione. "
William Arthur Ward
#3 Pensare di essere arrivato
Uno dei grandi errori che può fare un leader negativo è quello di pensare di essere arrivato, di aver fatto il proprio percorso e di potersi, finalmente, fermare. Non è così. É necessario un continuo aggiornamento, specialmente in alcuni campi del lavoro, come quello informatico, che ogni anno aggiunge qualcosa di nuovo e completamente diverso dai programmi e dalle regole precedenti. Una guida perfetta è consapevole di non sapere tutto e di aver bisogno di imparare, per questo accetta le novità con umiltà e si mette alla prova con determinazione.
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#4 Non conoscere i propri obiettivi
Se ci si chiede cosa non deve fare un leader, sicuramente tra le prime risposte c’è mancare di idee chiare. Come in tutte le faccende della vita, se si fanno azioni senza sapere bene quale via si sta percorrendo e dove ci si sta dirigendo, difficilmente si otterrà un buon risultato. Una buona guida conosce i propri obiettivi e, soprattutto, ha un’ottima consapevolezza della mission aziendale. Solo così, infatti, riuscirà a comunicare ai propri team gli scopi comuni da raggiungere, convincendo i lavoratori a dare il meglio di loro.
#5 Non conoscere i propri talenti
La capacità di influenzare e motivare gli altri deriva da una grande sicurezza in se stessi e, soprattutto, dalla consapevolezza delle proprie capacità e competenze. Tutti abbiamo dei talenti ma, se non riusciamo a riconoscerli e poi a metterli a frutto, sarà complicato diventare dei bravi leader. É fondamentale fare un’autovalutazione per comprendere i propri punti di forza e di debolezza perché solo dopo aver imparato a lavorare su di sé si riuscirà a farlo con gli altri.
#6 Essere geloso del proprio ruolo
Essere una guida è gratificante e, talvolta, può diventare quasi un’ossessione. Vi sono persone molto possessive e gelose del proprio ruolo, che non hanno desiderio di insegnare i “segreti del mestiere” ad altri, permettendo loro di crescere e aiutare nello sviluppo dell’azienda. Un leader, invece, ha ben chiara l’importanza dell’insegnamento e, quando scorge un talento, non se lo lascia sfuggire e lo educa alla leadership.
" La leadership è azione, non posizione. "
Donald H. McGannon
#7 Chiudersi al cambiamento
Molti presunti leader non riescono a diventare un modello di riferimento per i propri gruppi perché sono troppo attaccati al passato e alla tradizione. Sono conservatori e non accettano il cambiamento, anche se questo può essere positivo per l’azienda. Avere una mente aperta è fondamentale per la crescita di un’impresa, soprattutto oggi, dove moltissimi settori ogni giorno mutano e si adattano alle esigenze degli acquirenti e della società. Solo ascoltando e accettando (naturalmente quando conviene) si riuscirà a diventare delle ottime guide.
#8 Essere incoerente: fare il contrario di ciò che si dice
Ultimo punto della lista, ma non per importanza, riguarda la capacità di mantenere le proprie idee ed esprimerle concretamente con le azioni di tutti i giorni. Una guida che dice una cosa ma ne fa un’altra non riuscirà mai a conquistarsi l’ammirazione e la fiducia dei sottoposti che, anzi, si formeranno un’idea negativa di leader, legata alla menzogna e all’ipocrisia. Solo dimostrando la propria coerenza si riusciranno a raggiungere gli obiettivi desiderati.
Questi sono gli 8 errori da evitare che possono essere una raccomandazione su cosa non deve fare un leader negativo. Ti sei interessato all’argomento e vuoi saperne di più? Prova a leggere gratis la GUIDA INTRODUTTIVA AL COACHING!
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