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Lo stress lavoro correlato, non gestito e incontrollato, può diventare cronico e sfociare nella cosiddetta sindrome da burnout. I ricercatori hanno riscontrato che alcune professioni sono più a rischio di altre. Scopri in questo articolo le caratteristiche e le motivazioni.
Lo stress lavoro correlato, non gestito e incontrollato, può diventare cronico e sfociare nella cosiddetta sindrome da burnout. I ricercatori hanno riscontrato che alcune professioni sono più a rischio di altre. Scopri in questo articolo le caratteristiche e le motivazioni.
La sindrome da Burnout
Quando il lavoro diventa fonte di forte stress il corpo e la mente ne risentono pesantemente e il sistema immunitario va in tilt. Se lo stress non viene controllato o gestito può sfociare in quella che è comunemente definita “sindrome da burnout”, malattia professionale che equivale ad avere una sorta di esaurimento emotivo. Il lavoratore che soffre di questa malattia professionale vive un decadimento prestazionale correlato ad una crisi relazionale e di motivazioni.
Come capire se sei in burnout: test, segnali e sintomi
I sintomi del burnout, esaurimento professionale
Lavoratori dipendenti, imprenditori e liberi professionisti hanno una percezione diversa rispetto al proprio rischio di burnout. I sintomi tipici dell’esaurimento professionale cambiano a seconda della specifica tipologia di professione.
I lavoratori dipendenti sono caratterizzati da sintomi quali:
senso di inefficacia professionale;
tendenza all’assenteismo;
calo di motivazione e apatia;
de-personalizzazione.
Gli imprenditori sperimentano sintomi quali:
senso di frustrazione e di fallimento;
irritazione e tensione (rabbia);
preoccupazione e stati ansiosi.
I liberi professionisti presentano invece sintomi quali:
sintomi fisici;
senso di spossatezza, mancanza di energie;
senso di schiavitù per mancanza di tempo;
difficoltà di concentrazione.
Sindrome da burnout: le principali cause e i fattori di rischio
Liberi professionisti a rischio burnout
All’inizio erano solo gli operatori sanitari e assistenziali che soffrivano di questa malattia, in seguito, a causa dei cambiamenti che negli anni hanno riguardato ogni professione lavorativa, si può tranquillamente affermare che ogni professione è a rischio.
Esistono però categorie professionali che, a causa di alcune specificità del loro lavoro, risultano maggiormente a rischio.
Secondo una recente ricerca condotta dalla professoressa Jade Barclay per l’Australian Institute of Business ad esporre i liberi professionisti a un maggior rischio di esaurimento professionale è il motivo stesso per cui hanno scelto di lavorare autonomamente. Una delle ragioni più frequenti che spingono i lavoratori a scegliere la strada della libera professione è la volontà di avere un maggior controllo sul proprio lavoro e quindi sul proprio tempo. Di fatto però è facile constatare che il valore economico del libero professionista sta nel tempo dedicato al cliente e questo spesso, unito alla volontà di performare, porta allo squilibrio tra lavoro e tempo libero. In aggiunta i liberi professionisti hanno queste potenziali aggravanti:
lavorando in autonomia sono spesso isolati professionalmente;
l’attività di ricerca e professionale preparatoria portano a lavorare in solitudine;
il fatto di non lavorare in team, rende difficile la condivisione di tematiche inerenti alla propria professione;
l’isolamento professionale comporta l’impossibilità di sfogare lo stress lavorativo;
godono di minori tutele;
vivono una maggiore instabilità economica;
sono più inclini al superlavoro.
Molti liberi professionisti vogliono lavorare il più possibile per poter avere tranquillità economica anche nei periodi di minor attività, ma spesso questa impostazione di business si trasforma in orari prolungati, incapacità di trovare tempo per se stessi e assenza di ferie.
” Se c’è soluzione perché ti preoccupi? Se non c’è soluzione perché ti preoccupi? "
Aristotele
Prevenire il burnout: suggerimenti utili
Per prevenire il burnout è opportuno partire dalle proprie risorse, attivare capacità cognitive, relazionali ed emotive per modificare i propri comportamenti con l’obiettivo di fronteggiare la situazione. Di seguito alcuni consigli che possono essere preziosi per prevenire l’esaurimento professionale:
staccare la spina: equilibrare lavoro e vita privata, trovare il tempo per sé è fondamentale per stare bene; il riposo per l’atleta è parte integrante del piano di allenamento;
riposo, sonno relax: sono importanti per rifiatare, per recuperare energie, per avere prestazioni di qualità;
lavorare in gruppo: condividere, stilare piani d’azione collettivi, supportare e aiutarci vicendevolmente;
responsabilità sì, onnipotenza no: tutti utili nessuno indispensabile;
atteggiamento mentale positivo: il lavoro comporta sempre difficoltà e la sofferenza fa parte delle vita, è la mentalità con cui li affronti che fa la differenza e determina la qualità dei tuoi pensieri;
lavorare per obiettivi e per priorità.
Riflessioni sul burnout
- Quali sono i sintomi del tuo malessere a livello lavorativo?
- Come gestisci e vinci il tuo stress da lavoro?
- Quali sono gli aspetti che maggiormente ti stressano sul lavoro?
Burnout: che fare? Agire
- Fissa degli orari oltre ai quali non lavorare.
- Scrivi in agenda delle pause dal lavoro da dedicare ai tuoi hobbies.
- Scrivi quali sono i 3 principali problemi del tuo lavoro e scrivi 3 soluzioni per ogni problema.
Grazie per aver letto questo articolo sulla Sindrome di Burnout per i liberi professionisti.
Scopri i miei servizi di coaching per eliminare le cause dello stress, equilibrare lavoro e vita privata e combattere la rabbia.
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